Flexible benefit aziendali: guida completa per le imprese con esempi, statistiche e soluzioni

 

In un contesto sempre più competitivo e orientato al benessere delle persone, sono sempre di più le aziende che offrono benefit in aggiunta alla retribuzione. Tra le tipologie di benefit aziendali troviamo i flexible benefit, un insieme di benefit personalizzabili, che i dipendenti possono scegliere in base alle proprie esigenze personali e familiari: dall’assicurazione sanitaria integrativa ai servizi per la famiglia, dalla formazione professionale a soluzioni per il tempo libero.

Per le aziende, offrire un pacchetto di flexible benefit significa non solo valorizzare le persone, ma anche aumentare la produttività, la retention aziendale e il benessere complessivo all’interno dell’organizzazione. In questo articolo esploreremo cosa sono i flexible benefit, come implementarli in azienda e quali vantaggi concreti possono portare a dipendenti e impresa.

Cos’è un piano di flexible benefit?

Un piano di flexible benefit (o “welfare flessibile”) prevede l’assegnazione a ogni dipendente di un “budget-benefit” da spendere su una selezione di servizi e vantaggi, secondo le proprie esigenze. A differenza dei fringe benefit, i flexible benefit richiedono un regolamento aziendale o accordi sindacali, devono essere proposti a categorie omogenee di lavoratori o a tutti, e non prevedono limiti di spesa, se non quelli stabiliti internamente.

Flexible benefit vs fringe benefit

Le principali differenze tra i due strumenti di welfare aziendale

Perché le aziende dovrebbero adottarli

Il panorama italiano del welfare aziendale sta vivendo una trasformazione profonda e la sua rapida diffusione è determinata dai risultati positivi che le stesse PMI hanno rilevato in quanto a benessere del personale e aziendale, oltre che alla crescita della produttività.

Secondo dati recenti, in Italia il 70% delle aziende italiane ha attivato un piano di flexible benefits e il 50% considera prioritaria la personalizzazione dei benefit.

Il budget per il well-being è aumentato anno dopo anno: nel 2024, il 34% delle aziende ha investito oltre 3.000 € per dipendente, rispetto al 41 % che investiva meno di 1.000 € tra il 2021–2023.

Il 42% delle aziende ha un piano di welfare strutturato, e raggiunge il 53% tra le grandi imprese (>1.000 dipendenti).

Il 75% delle imprese che includono il welfare nella loro strategia ha visto un impatto positivo in termini di produttività.

A livello europeo, in media, le organizzazioni aumentano i budget welfare del 6,5% annuo, con focus su formazione e sanità.

Il 62% dei dipendenti considera il welfare aziendale come un concreto sostegno al potere d’acquisto.

Tra i vantaggi chiave dei flexible benefit si registrano:

  • Retention e Employer Branding: il 77% dei lavoratori italiani ritiene i benefit determinanti nella percezione dell’azienda
  • Inclusione e benessere: supportano strategie DEI, promuovono salute mentale e engagement
  • Controllo dei costi e flessibilità: permettono di definire spese per dipendente e adattarsi ai diversi stili di vita

Esempi pratici di flexible benefit

Welfare sanitario

Il welfare sanitario è uno dei benefit più apprezzati tra i lavoratori italiani. Include rimborsi per spese mediche, coperture assicurative, convenzioni con strutture sanitarie. In Italia, i flexible benefit in ambito salute sono molto diffusi, specialmente nel settore chimico (67% delle aziende).

Mobilità sostenibile e work-life balance

Solo il 14% delle aziende ha un Piano Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL), ma tra quelle con welfare strutturato la percentuale sale al 50% e possono coprire le spese per gli abbonamenti ai mezzi pubblici di trasporto, i voucher per car o bike sharing, così come lo smart working e il work-life integration.

I benefit per la mobilità includono:

  • Abbonamenti ai trasporti pubblici
  • Voucher per car/bike sharing
  • Contributi per veicoli elettrici o ibridi
  • Rimborso spese carburante per chi non può usare mezzi pubblici

Lo smart working stesso diventa parte del pacchetto mobilità: meno spostamenti, più tempo, minore stress. Oltre al benessere del lavoratore si contribuisce così ad applicare il concetto di mobilità sostenibile che diventa pratica quotidiana.

Formazione e benessere psicofisico

Alle già conosciute iniziative di welfare che tutelano il benessere psicofisico si è rilevato un aumento di nuovi benefit emergenti: percorsi formativi, abbonamenti per attività culturali o sportive, sostegno familiare, welfare psicologico.

Piattaforme digitali

Strumenti digitali (es. portali, app) consentono ai dipendenti di scegliere autonomamente i benefit; il 49% delle aziende offre già una piattaforma welfare centralizzata.

Come implementare un piano efficace

Fase 1: Progettazione strategica

  • Definire un regolamento e struttura del piano (budget, categorie, regolamenti interni o accordi sindacali).
  • Coinvolgere attivamente i dipendenti con survey e test pilota.

Fase 2: Personalizzazione e accessibilità

  • Offrire piattaforme user-friendly per la gestione e scelta dei benefit (mobile, intuitiva).
  • Consentire opzioni per diverse fasi di vita: sanità, mobilità, formazione, tempo libero, welfare familiare.

Fase 3: Monitoraggio e misurazione dell’impatto

  • Misurare strumenti concreti: tasso di utilizzo (es. 85% dei fondi usati entro fine anno).
  • Monitorare metriche come engagement, soddisfazione, riduzione turnover, produttività.

FAQ

Che cosa sono i flexible benefit aziendali?

Sono piani di welfare che assegnano un budget ai dipendenti, consentendo loro di scegliere tra diversi servizi (sanità, mobilità, formazione, tempo libero) secondo le proprie esigenze.

Qual è la differenza tra flexible benefit e fringe benefit?

I fringe benefit sono compensi in natura diretti, spesso con limiti fiscali (es. €1.000/2.000); i flexible benefit richiedono regolamenti interni o accordi sindacali, sono destinati a categorie e non hanno un limite prefissato per legge.

Quali aziende in Italia adottano flexible benefit?

Circa il 70% delle aziende italiane ha attivato un piano di flexible benefits, con un investimento crescente in benessere e strumenti per i dipendenti.

Quali sono i benefit più richiesti?

I più utilizzati includono rimborsi per spese mediche, voucher sanitario, buoni pasto, supporti per la mobilità, formazione e servizi per la famiglia.

Perché un’azienda dovrebbe adottare flexible benefit?

Per attrarre e trattenere talenti, aumentare la produttività, migliorare il clima aziendale e ottimizzare costi e flessibilità.

Un investimento strategico e sostenibile

Un piano di flexible benefit è molto più di un semplice strumento di welfare: è un investimento strategico nel capitale umano, nella cultura aziendale e nella sostenibilità a lungo termine. Offre alle aziende la capacità di distinguersi, valorizzare i dipendenti, adattarsi alle trasformazioni sociali e migliorare il benessere complessivo, riducendo anche il cuneo fiscale. In un mondo in continua evoluzione, essere flessibili significa anticipare i bisogni delle persone e costruire un vantaggio competitivo solido e duraturo.