Con la Manovra 2017, nuovi incentivi al Welfare aziendale

Con la manovra 2017 appena varata dal Governo viene ulteriormente incentivata la diffusione del Welfare in azienda.

Viene precisato innanzitutto che le agevolazioni fiscali derivanti dall’utilizzo dei vari servizi di Welfare indicati alla lettera f) del comma 2 dell’art. 51 del T.U.I.R. permangono anche qualora questi siano contrattati in ambito nazionale o territoriale e non solo ed esclusivamente a livello aziendale.

L’attuale formulazione della norma limita infatti il beneficio al rispetto delle “disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale”. Con la modifica richiesta la contrattazione dei servizi di welfare per finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto si sposta quindi al livello più alto.

Altra novità in arrivo riguarda la totale esenzione fiscale per i contributi o i premi versati dal datore di lavoro per le cosiddette polizze “long term care” e “dread disease”, per le terapie di lungo corso e malattie gravi. Oggi queste polizze hanno convenienza fiscale solo qualora il premio riferito ad ogni dipendente sia inferiore a euro 258,23 annue (art. 51, comma 3, del T.U.I.R), altrimenti rientrano a tutti gli effetti nella nozione di retribuzione e quindi sono soggette a tassazione e contribuzione Inps.

Ancora: in caso di scelta da parte del dipendente di usufruire di servizi sanitari oppure di previdenza complementare in luogo del premio di produttività, le somme destinate ai suddetti benefits non concorrono ai limiti di deducibilità di euro 3.615,20 per le spese sanitarie e di euro 5.164,57 per i versamenti alla pensione integrativa. Ad esempio se un lavoratore, che già versa alla propria previdenza complementare con 5.164,57 euro annue, sceglie di destinare a tal fine anche i 2.000,00 euro di premio di produttività, questi ultimi non concorrono a formare il suo reddito di lavoro dipendente anche se il limite fiscale è stato ampiamente superato.

Da ultimo: nei piani di welfare aziendale potranno rientrare anche la distribuzione di azioni della società datrice di lavoro ai propri dipendenti.

Claudio Della Monica
Consulente del Lavoro – Della Monica & Partners srl STP