Negli Orti Sociali le persone in difficoltà trovano una vita attiva | Baggini

“Intendiamo recuperare la cultura del fare “con” la terra attraverso il lavoro dei soggetti deboli della società e trasmettere, attraverso l’esperienza, gli insegnamenti della tradizione, per portare ai più giovani esempi di valore e di una cultura improntata sulla sostenibilità ambientale.”

– Moreno Baggini, Titolare

L’esperienza di progettazione e attuazione di percorsi riabilitativi e di integrazione lavorativa attraverso l’attività agricola ha permesso all’azienda agricola Baggini di Pavia di ottenere la Menzione speciale per l’Agricoltura sociale a Welfare Index PMI 2021.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

È un’azienda agricola di carattere familiare, con più di cent’anni di vita, che unisce metodi di coltivazione biologica a un forte impegno sociale, le due vocazioni del suo titolare, Moreno Baggini. Oltre alla promozione di un’alimentazione sana secondo i principi di Slow Food l’azienda si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati: è accreditata dalla Regione Lombardia come fattoria sociale e didattica.

Dal 2014, grazie al progetto degli “Orti Sociali”, l’azienda ha coniugato l’esperienza di progettazione e attuazione di percorsi riabilitativi e di integrazione lavorativa realizzati attraverso l’attività agricola, con la convinzione che si possa passare dalla presa in carico dei soggetti deboli verso una loro partecipazione attiva alla vita sociale ed economica. Da quando ha avviato questa iniziativa, anche attraverso altri progetti come Agricoltura Sociale Progetto Voghera, realizzati in partnership con istituzioni pubbliche, realtà del privato sociale e aziende, l’azienda accoglie e coinvolge nelle sue attività in media circa 50 persone in difficoltà ogni anno.

Per la vendita dei propri prodotti i canali diretti sono la sua Butega d’Urtlan e i mercati contadini, ma Baggini è referente anche per i gruppi di acquisto solidale della zona e, attraverso la parte commerciale gestita dalla propria Cooperativa Sociale, rifornisce diverse strutture locali. Non si è fermata neppure durante la pandemia: durante il periodo di massima emergenza ha promosso la consegna a domicilio dei prodotti tramite biciclette, in modo da non attivare nessuna cassa integrazione per i dipendenti e mantenere il contatto con i clienti, in particolare per le persone più anziane. Con l’iniziativa “la spesa sospesa”, assieme ad altre realtà agricole sociali, è riuscita anche a consegnare molti alimenti a famiglie del territorio in difficoltà.

Nel 2019 ha creato HUB Voghera, uno spazio condiviso per lo smart working, la formazione e i meeting aziendali, gli eventi culturali e i temporary shop a disposizione di piccole imprese, professionisti, studenti e associazioni. Sono molti i progetti cui ha partecipato negli ultimi anni per la promozione nelle scuole di temi legati alla sostenibilità ambientale e sociale. Presto partirà con il progetto “Forno sociale”, che mira alla formazione di una nuova generazione artigiana per far rivivere la tradizione della panificazione non industriale.

Leggi altri esempi di welfare aziendale nel Rapporto 2021.

Flexible benefit, 18mila convenzioni tra cui scegliere | Studio Vannucchi

“Il nostro studio mette al centro il capitale umano e i lavoratori danno un valore immenso al welfare aziendale, perché si sentono gratificati e, prima ancora che dipendenti, parte integrante dello Studio.”

– Stefania Vannucchi, Senior Executive Partner

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

Fondato nel 1984 in forma individuale, dal 2008 si è trasformato in studio associato e oggi è composto da cinque persone e segue oltre 150 clienti. Lo Studio Vannucchi & Associati si occupa principalmente di consulenza del lavoro, payroll, diritto del lavoro e relazioni industriali, ma anche di gestione strategica HR e progettazione di piani di welfare aziendale. È naturale dunque che a quest’ultimo ambito dedichi un’attenzione particolare anche per quanto riguarda i propri collaboratori, che sono prevalentemente donne senza figli. Sulle loro esigenze sono tarati i servizi di welfare: i più apprezzati sono i buoni acquisto e le agevolazioni legate ai viaggi e al tempo libero, oltre alle polizze assicurative sanitarie.

Da quest’anno lo Studio depositerà un contratto di secondo livello e metterà a disposizione dei dipendenti una nuova piattaforma welfare con un’offerta vastissima, che permetterà di scegliere i flexible benefit più congeniali tra circa 18mila convenzioni. In aggiunta ai servizi già previsti, che includono polizze assicurative sul TFR e a copertura del danno biologico, corsi a distanza in modalità e-learning, buoni sconto e molto altro, sarà implementata anche l’assistenza dentistica.

La flessibilità oraria è da anni un cavallo di battaglia del welfare aziendale: l’organizzazione del lavoro si concentra dal lunedì al venerdì, quando in genere le collaboratrici escono prima, e la durata della pausa pranzo è stata concordata insieme. La formazione interna è, come per tutti gli studi professionali, fondamentale: si predilige l’e-learning sia per i percorsi ad hoc per consulenti del lavoro, che vengono poi perfezionati tramite affiancamento in presenza, sia per i corsi relativi all’accrescimento personale e delle soft skill.

Paradossalmente nel periodo pandemico c’è stato un forte incremento del lavoro, con ritmi accelerati per supportare le aziende che hanno dovuto far ricorso agli ammortizzatori sociali. Nonostante l’azienda avesse consentito lo smart working e fosse già da tempo preparata ad affrontarlo, i suoi collaboratori – che allo stato attuale sono tutti vaccinati contro il Covid – hanno preferito lavorare in presenza, visto che le dimensioni dello Studio consentono di operare in stanze separate. La sanificazione avviene quotidianamente e da aprile 2021 gli uffici sono stati riaperti al pubblico, previa registrazione delle presenze per il tracciamento.

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Contratti part-time a tempo indeterminato per chi studia | Inel Elettronica

“Siamo una realtà molto piccola e qui il rapporto tra il management e il personale è diretto: i dipendenti possono parlare liberamente e portare all’attenzione della direzione problematiche o esigenze.”

– Daniela Beltrame, Responsabile amministrativo

Il confronto diretto tra dipendenti e manager sulle problematiche e le necessità dei lavoratori ha permesso a Inel Elettronica di Vicenza di conquistare il secondo posto nel settore Artigianato a Welfare Index PMI 2021.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

È una piccola realtà che si occupa di controllo dei processi industriali, progettazione e realizzazione di schede elettroniche, realizzazione di impianti elettrici ed elettronici, programmi PLC HMI, programmi per pc e microprocessori. Nel 2020 Inel Elettronica ha registrato un calo contenuto del lavoro e del fatturato, ma non così significativo da dover ricorrere alla CIG. Durante il primo lockdown lo smart working è stato adottato dal personale amministrativo, ma oggi sono tutti rientrati in azienda.

Per tutelare la salute dei dipendenti è attiva una polizza assicurativa sanitaria, con la convenzione a Sani.in.veneto: la ditta e il lavoratore pagano una quota forfettaria e hanno a disposizione alcune prestazioni o il rimborso di spese mediche. Oltre al piano assicurativo, vengono erogati dei buoni carburante e offerti dei corsi di lingua patrocinati dalle confederazioni di settore e corsi di aggiornamento e formazione, strumentali per essere sempre aggiornati sulle nuove tecnologie.

Inel Elettronica cerca di venire incontro ai propri dipendenti ed è disposta, se richiesto, ad anticipare il Tfr per l’apertura di un mutuo. Per favorire la conciliazione tra vita privata e lavorativa l’azienda offre la possibilità di orari flessibili per chi ha figli piccoli. Le donne impiegate sono in numero ridotto, perciò non ci sono piani specifici per loro, mentre grande attenzione viene posta sui giovani. L’azienda ha inserito due ragazzi che fanno l’università con contratti part time ma a tempo indeterminato, investendo quindi sul loro futuro ingresso a pieno regime nell’impresa. La formazione è erogata attraverso corsi che, oltre a quelli obbligatori, si concentrano su tematiche specifiche per impresa e mansione.

I dipendenti sono soddisfatti del welfare aziendale: essendo una piccola realtà, a Inel Elettronica il rapporto tra dipendenti e manager è diretto: le problematiche o esigenze dei lavoratori vengono discusse con regolarità. Sul fronte del welfare di comunità Inel Elettronica fa da sponsor ad alcuni eventi e a team sportivi. I fornitori sono tutti di vecchia data e affidabili, anche se per alcuni materiali si è costretti all’importazione.

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