Le auto aziendali casa-lavoro per alleggerire i mezzi pubblici | Amag

“Con le iniziative di welfare poniamo il nostro personale al centro dell’azienda e il territorio in cima alle nostre priorità. La strada intrapresa è irta di difficoltà, soprattutto oggi, ma l’impegno e la dedizione che i nostri lavoratori dimostrano ogni giorno ci confermano che stiamo andando nella giusta direzione.”

– Paolo Arrobbio, Presidente

L’attenzione alla comunità in cui opera corre parallelamente a quella per il benessere dei propri dipendenti. Sul fronte del welfare comunitario nel 2020 l’azienda ha stanziato 218 mila euro in erogazioni liberali e sponsorizzazioni, di cui una buona parte per iniziative legate al Covid-19, e duemila euro per attività didattiche e di sensibilizzazione, una cifra inferiore all’anno precedente perché a causa della pandemia le attività con le scuole sono state fortemente ridotte. Il Gruppo non ha fatto mancare aiuti concreti alle diverse realtà locali che sono state in prima linea nella gestione dell’epidemia, principalmente attraverso donazioni di ventilatori polmonari e mascherine. Per il welfare dei propri dipendenti, che sono principalmente di sesso maschile, mette a disposizione, oltre al fondo sanitario di categoria, un fondo di previdenza integrativa e un servizio di prevenzione annuale cardiovascolare e dermatologica.

A seguito dell’emergenza Covid, oltre all’applicazione ove
possibile dello smart working, sono state attivate convenzioni con strutture sanitarie locali per effettuare tamponi rapidi. Particolarmente apprezzata è stata la messa a disposizione delle autovetture aziendali a tutti gli operatori anche per il percorso casa-lavoro, così da evitare assembramenti nei mezzi pubblici. Nel 2020 sono state inoltre concesse ai dipendenti 3.083 ore di congedo parentale: per la prima volta nel 19% dei casi queste ore sono state utilizzate dagli uomini. L’azienda ha attivo da tempo un servizio di maggiordomo aziendale per le piccole commissioni personali e ha aderito ad alcuni gruppi d’acquisto di prodotti a km zero con consegne in azienda. A giugno 2020 inoltre il Gruppo ha presentato il suo primo Bilancio di Sostenibilità, disponibile online per tutti gli interessati.

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Dal bonus children al servizio di custodia dei figli | Farco group

“La priorità del Gruppo restano le persone e le relazioni all’interno dell’organizzazione aziendale: forti del clima positivo interno all’azienda, che si è consolidato negli anni, tutti hanno affrontato con grande senso di responsabilità e spirito collaborativo le difficoltà del momento storico-economico.”

– Maura Festa, Responsabile Sistemi di Gestione Aziendale

Grazie alle numerose azioni per favorire la conciliazione tra vita familiare e lavoro, la Farco group di Brescia ha ottenuto il secondo posto nel settore Commercio e Servizi a Welfare Index PMI 2021.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

Da 35 anni Farco Group si occupa di sicurezza dei lavoratori e delle imprese attraverso cinque società e più di un centinaio di collaboratori. Con un progetto di welfare aziendale attivo in modo strutturato dal 2013 e una piattaforma web dedicata, nel periodo pandemico il Gruppo si è impegnato per mantenere queste misure, potenziandone alcuni aspetti. Oltre al rientro al lavoro in tutta sicurezza, garantito dall’adozione di un apposito protocollo aziendale che prevede test periodici gratuiti per i dipendenti, in questo periodo sono state ampiamente adottate, grazie a un potenziamento della rete aziendale, misure di lavoro agile e da remoto, flessibilità oraria, congedi, servizi di supporto a famiglie con minori o persone non autosufficienti.

In Farco Group le donne sono circa la metà dei collaboratori e sono molte le azioni del piano welfare pensate per favorire la conciliazione tra vita familiare e lavoro: dal servizio gratuito di custodia dei figli (3-14 anni) nei periodi di chiusura delle scuole (FarcoGrest) ai riconoscimenti economici a sostegno delle famiglie, come il Bonus Children in Farco Group, mille euro per le neomamme da destinare a servizi di istruzione o attività ludico-ricreative per i figli. A questo pacchetto si aggiungono i servizi pensati per una migliore gestione del tempo (check-up medici annuali gratuiti, assistenza sanitaria integrativa, promozione di attività sportive comuni, possibilità di accedere a uno sportello Caf in sede, biblioteca aziendale), l’attenzione alla diffusione delle buone prassi (con la pubblicazione di un Bilancio di Sostenibilità, l’adesione a reti come Whp, network regionale dei luoghi di lavoro che promuovono la salute, la sottoscrizione di documenti come la Carta per le Pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro).

Forti sono anche le collaborazioni con le università e le scuole superiori del territorio per progetti di alternanza scuola lavoro e tirocini e quelle con enti locali e associazioni, che si concretizza in diverse forme: dal contributo a iniziative di solidarietà sociale (come la campagna #aiutiAMObrescia) ai contributi a iniziative sportive, fino alla promozione di iniziative formative per i ragazzi, come Pmi Day, un open day per far conoscere il mondo delle Pmi ai giovani. Non manca infine l’attenzione all’etica dei propri fornitori: Farco Group richiede loro la sottoscrizione di un Codice di condotta etica.

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Dal giardino terapeutico ai progetti d’inclusione | TeaPak

“Far del bene fa bene e ci fa stare bene. Sappiamo che il vero motore, la vera forza di questa azienda sono le persone. Persone che credono in ciò che fanno, insieme. Vogliamo farle sentire importanti e fare in modo che nessuno si senta da solo in nessuna situazione.”

– Manuela Trocchi, HR Manager

L’attenzione verso il benessere di chi lavora all’interno e l’impegno per il welfare di comunità hanno permesso alla Teapak di Bologna di ottenere la menzione speciale Salute durante l’edizione 2021 di Welfare Index PMI.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

È un’azienda agroalimentare in crescita, che anche in periodo pandemico non ha mai interrotto le proprie attività e nel 2021 ha assunto ancora, fino a superare i 105 dipendenti. Teapak, che nel 2020 ha concluso il trasferimento in una nuova sede, si occupa della miscelazione e del confezionamento di tisane biologiche di alta qualità per il Gruppo YogiTea, distribuendole poi in tutto il mondo.

Forte del motto “Feel good, be good, do good” è da sempre molto attenta al benessere di chi lavora al suo interno: nell’ultimo anno, oltre all’avvio di un progetto di smart working e alla riorganizzazione dei turni, ha messo in campo numerose iniziative per sostenere i dipendenti durante l’emergenza sanitaria, dall’indennità per chi ha contratto il Covid fino a un piano di vaccinazioni che consentirà di coprire tutti i dipendenti che vi hanno aderito volontariamente entro il mese di agosto.

In Teapak la parità di genere è già stata raggiunta, anche grazie a iniziative pensate ad hoc per le mamme, come l’orario flessibile e dei momenti in cui l’azienda accoglie anche i bambini. Le donne sono il 49% della forza lavoro e tra i manager salgono al 53%. L’azienda è giovane, con un’età media dei dipendenti di 36 anni. Molti sono i corsi di formazione erogati, oltre alle attività di tirocinio per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro.

Costante è l’impegno per il welfare di comunità, con iniziative che coinvolgono associazioni ed enti locali. Nell’ultimo anno, oltre alle donazione di prodotti e dispositivi medici e sanitari a enti ospedalieri, Teapak ha anche organizzato, insieme alla sede tedesca e a quella americana, una Global Charity Race. I dipendenti sono stati invitati a correre, da soli o in compagnia dei familiari, nell’orario e nel luogo preferito, per otto ore, coprendo complessivamente un’intera giornata: l’azienda ha donato un certo importo per ogni chilometro percorso. Con il denaro raccolto sono stati finanziati alcuni progetti, tra cui la realizzazione di un giardino terapeutico, con piante aromatiche e d’altro tipo, che al mattino ospita persone con disabilità che si prendono cura delle piante e nel pomeriggio ragazzi con svantaggio sociale.

Quest’anno l’azienda avvierà inoltre il progetto “Festival dei popoli”, dedicato alla valorizzazione e all’inclusione dei dipendenti di culture, etnie e religioni diverse da quelle di maggioranza sul territorio. L’azienda infine è impegnata sul fronte delle certificazioni: la prossima meta è la certificazione internazionale B-Corp.

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Un welfare condiviso basato sull’ascolto e la comunicazione | Aepi industrie

“Vogliamo fidelizzare le risorse, dimostrando che è possibile lavorare in un ambiente collaborativo, innovativo e attento ai loro bisogni. E vogliamo intercettare nuovi candidati, proponendo loro elementi di valore oltre alla mera retribuzione.”

– Ivana Topi, Responsabile organizzazione interna

Il mettere a disposizione un welfare condiviso che si basa sull’ascolto e sulla comunicazione ha permesso a Aepi Industrie di Imola (Bologna) di ottenere la Menzione speciale sostegno alla famiglia durante Welfare Index PMI 2021.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

È un’azienda leader mondiale nella realizzazione di automazione industriale, che realizza sistemi di comando e di controllo per macchine automatiche e impianti elettrici industriali. Nata nel 1969, da tempo Aepi Industrie sposa una cultura dell’engagement: periodicamente effettua analisi del clima aziendale e dal 2018 ha avviato un progetto strutturato di welfare aziendale denominato “NoiperNoi”, con l’obiettivo di renderlo una leva strategica per attrarre, trattenere e motivare le risorse in azienda. Tutte le iniziative attivate vengono comunicate ai dipendenti tramite un portale intranet. Quella su cui l’azienda attualmente concentra la propria attenzione è il progetto di People Care, con uno sportello d’ascolto cui si aggiungono dei corsi di coaching individuale e problem solving.

Il welfare aziendale si appoggia a un portale dedicato, che consente di scegliere come utilizzare i propri bonus: sono molte le possibilità a disposizione dei dipendenti e spaziano dall’istruzione alla sanità, dai trasporti al benessere fisico. Molto apprezzati sono i servizi di buono mensa gratuito, per la compilazione agevolata della dichiarazione dei redditi, la possibilità di richiedere in anticipo il Tfr, le convenzioni per aumentare il potere d’acquisto dei dipendenti (dalle consulenze bancarie/assicurative al controllo antifurto, dai servizi di lavanderia e stireria alla consegna a domicilio di frutta e verdura).

Numerose sono anche le opportunità sul fronte sanitario e per il benessere psicofisico e la crescita personale, che si esplicano attraverso convenzioni con strutture sanitarie del territorio, supporti economici per visite mediche, dentistiche e chirurgiche, convenzioni con strutture per attività sportive, offerta di corsi di lingue, musica e varie forme per il tempo libero. A quest’ampio spettro si aggiungono i servizi per migliorare il bilanciamento tra vita familiare e lavorativa. Oltre alla flessibilità in entrata e in uscita, l’azienda ha convenzioni con strutture per baby-sitting a domicilio, centri estivi e per l’aiuto alla maternità, ma anche con case-famiglia per anziani e disabili e servizi di badanti e infermieri.

La pandemia ha impattato non poco sul fatturato aziendale, sebbene la produzione sia proseguita per tutto il periodo. Ma non ci sono stati contagi e nei mesi più difficili si è puntato a mantenere il contatto con i collaboratori, sia attraverso webinar di formazione sia con corsi di fitness e d’inglese. Lo smart working, adottato per gli impiegati e ancora attivo, è stato talmente apprezzato che si punta a renderlo strutturale.

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L’asilo e tantissimi progetti per la scuola e il territorio | Gruppo Società Gas Rimini

“Creare un ambiente di lavoro confortevole e armonizzare gli impegni di lavoro con le esigenze familiari e personali è per il Gruppo un’esigenza imprescindibile: sono molte le iniziative finalizzate alla realizzazione di questo equilibrio.”

– Elisa Tamagnini, Sostenibilità e Responsabilità Sociale d’Impresa

La ricerca di equilibrio tra gli impegni di lavoro e le esigenze familiari ha permesso al Gruppo Società Gas Rimini di ottenere la menzione speciale per il Welfare di comunità nell’edizione 2021 di Welfare Index PMI.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

Opera nel campo della fornitura di luce e gas naturale in un territorio che include 44 comuni tra Emilia Romagna e Marche. Gruppo Società Gas Rimini Spa (SGR) ha continuato a operare anche in periodo pandemico, introducendo da subito diverse iniziative a sostegno dei dipendenti e collaboratori, nonché della comunità.

Oltre alla convenzione con una clinica del territorio per visite specialistiche e analisi e a una consulenza gratuita da parte di un osteopata per la valutazione di eventuali problematiche legate ad abitudini lavorative scorrette, per i dipendenti è stata attivata un’apposita polizza di copertura assicurativa Covid-19, agevolando ove possibile lo smart- working e attuando screening periodici per il personale. Sul fronte comunitario sono state numerose ed economicamente rilevanti le donazioni di attrezzature per gli ospedali del territorio, dai letti per la terapia intensiva agli ecografia di ultima generazione, attuate anche grazie a raccolte fondi tra i dipendenti.

Le donne in azienda sono circa il 30% e il 20% di loro ricopre posizioni apicali: tra le iniziative per la conciliazione vita-lavoro si segnala la riduzione dell’orario nei mesi di luglio e agosto, l’organizzazione di centri estivi gratuiti per i figli dei dipendenti, l’asilo interaziendale (con il pagamento del 50% della retta a carico del Gruppo). SGR ha introdotto la figura del facilitatore aziendale, a disposizione per svolgere commissioni per conto dei colleghi, e propone ogni settimana un mercatino di prodotti agricoli a chilometro zero.

Moltissimi sono i progetti messi in campo a favore delle scuole dei territorio, con una piattaforma dedicata, supporto gratuito alla didattica a distanza, percorsi didattici specifici su temi quali l’energia, la sostenibilità, ma anche il contrasto al bullismo.

L’attenzione alla comunità in cui opera l’azienda si esplica anche attraverso il sostegno a eventi e progetti in vari ambiti: cultura, sport, solidarietà. Sul fronte culturale dal 2015 il Gruppo ha erogato 1,1 milioni di euro per interventi di Art Bonus: nel 2020 in particolare ha sostenuto la Biblioteca Gambalunga di Rimini. Molte sono le sponsorizzazioni in ambito sportivo: nel 2020 hanno toccato i 367 mila euro, con erogazioni liberali per 170mila.

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Piano Valori e cinque ambasciatori per un welfare ad hoc | Master Italy

“Per Master Italia le persone costituiscono il vero fattore critico di successo, il capitale a valore aggiunto a cui garantire le migliori condizioni di lavoro possibili.”

– Annacarla Loperfido, Organization Development Manager

Le iniziative di welfare realizzate nel rispetto dei valori dell’azienda hanno permesso alla Master Italy di Conversano (Bari) di essere premiata durante Welfare Index PMI 2021.

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Durante il picco pandemico sono stati un modello di ripartenza per il comparto meccanico nazionale, messo a dura prova dall’emergenza sanitaria. Master Italy è una costola del Gruppo Master, che dal 1986 progetta e realizza accessori e componentistica ad alta tecnologia per serramenti in alluminio, esportando in oltre 58 Paesi. Grazie a un piano straordinario si è provveduto prima alla riallocazione del personale e al riallestimento di alcuni spazi nel rispetto delle misure di sicurezza, quindi all’attivazione del lavoro agile.

Si è sfruttato il periodo per realizzare webinar di formazione (per un totale di circa 1440 ore) e per riorganizzare alcune modalità operative, che presto diventeranno prassi: per esempio si potranno eseguire alcune certificazioni da remoto per evitare gli spostamenti fisici. La maggior parte delle attività di welfare sono nate nell’ambito di un Piano Valori annuale, che si avvale di cinque “ambasciatori” che si occupano di proporre e sostenere iniziative in linea con i valori dell’azienda.

Tra queste le più apprezzate sono l’erogazione di borse di studio per i figli dei dipendenti più talentuosi; di premi al personale più meritevole (sotto forma di buoni spendibili nei negozi del territorio); la possibilità per i figli dei dipendenti di partecipare a una settimana in una masseria didattica e a corsi per lo sviluppo di competenze digitali; la creazione di una biblioteca aziendale gestita dai dipendenti e l’organizzazione di una maratona sportiva estiva che coinvolge tutti i dipendenti, ideata in memoria di un collega venuto a mancare.

Master Italy sta investendo molto sul tema delle pari opportunità. Sono stati definiti dei piani di sviluppo per favorire la crescita manageriale dei giovani a maggior potenziale: tra questi le ragazze sono più del 50%. È in cantiere inoltre il progetto “Close to Mum”, che prevede condizioni ad hoc per le mamme in termini di flessibilità oraria e smart working e un sostegno economico per il primo anno di vita dei bambini. Anche il welfare di comunità è praticato assiduamente, con donazioni per iniziative formative e in ambito sanitario: in particolare l’azienda ha erogato un contributo di 100 mila euro all’Ospedale “Francesco Miulli” di Acquaviva delle Fonti, individuato dalla regione Puglia tra gli hub di riferimento per l’emergenza Covid-19.

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Un aiuto a dipendenti e familiari per l’accesso al vaccino | Natura Iblea

“I buoni risultati economici e produttivi sono frutto di bravura agronomica e della fertile terra di Sicilia, ma ci vuole anche l’aiuto e il rispetto reciproco tra direzione e lavoratori. La direzione non potrà mai dirigere nulla se ogni tanto non scende nel campo a zappare pure lei.”

– Roberto Giadone, Presidente

Sita nel sud est della Sicilia, Natura Iblea Paniere Bio è una delle maggiori realtà produttive europee nel comparto ortivo biologico. L’azienda con il proprio team, composto per quasi la metà da personale extracomunitario, è costantemente alla ricerca del giusto equilibrio tra sviluppo economico e benessere dei dipendenti.

Nel periodo pandemico ha continuato a lavorare, anche se a regime ridotto a causa di alcuni disservizi logistici e della mancanza di manodopera, provocata sia da quarantene preventive sia dall’ormai cronica carenza di operai disposti a lavorare in ambito agricolo. Per evitare che un singolo contagio mettesse in difficoltà l’intera azienda le squadre di lavorazione sono state ridotte nel numero di componenti, dando vita a due team distinti per ciascun ambito lavorativo.

“A metà maggio 2021 ci siamo resi conto che circa il 60% dei dipendenti non era ancora vaccinato, perché in tanti non avevano idea di come fare per la prenotazione. Perciò abbiamo creato un ufficio apposito e l’abbiamo messo al servizio dei dipendenti e delle loro famiglie per la prenotazione dei vaccini: così abbiamo già prenotato o vaccinato circa 60 dipendenti e almeno altri 60 loro familiari”, evidenzia Roberto Giadone, presidente dell’azienda.

L’azienda in quest’ultimo periodo ha aperto le porte a molte donne che erano rimaste disoccupate a causa del Covid in altri settori. Come Valeria, ex estetista e oggi bracciante attenta al look, che assieme al suo compagno lavora nei campi dall’aprile 2020. Anche per questa ragione l’impresa agricola sta ora valutando l’apertura di un asilo nido aziendale.

Natura Iblea è attenta da sempre ai giovani e alle novità: un esempio emblematico è il suo sito di vendite online PaniereBio.com. Nato come scommessa, oggi è una società autonoma, con un fatturato di circa un milione di euro, un amministratore di 31 anni e uno staff con un’età media di 28: è la prova che i giovani sono in grado di portare nuova linfa e nuove idee quando se ne dà loro l’opportunità, sostiene Giadone. “Ci piace aiutare il futuro, perciò offriamo borse di studio ai figli dei dipendenti. E non ci piace lo sfruttamento: per questo abbiamo ottenuto la certificazione GlobalGrasp e collaboriamo con l’associazione NOCAP”, conclude il presidente.

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Negli Orti Sociali le persone in difficoltà trovano una vita attiva | Baggini

“Intendiamo recuperare la cultura del fare “con” la terra attraverso il lavoro dei soggetti deboli della società e trasmettere, attraverso l’esperienza, gli insegnamenti della tradizione, per portare ai più giovani esempi di valore e di una cultura improntata sulla sostenibilità ambientale.”

– Moreno Baggini, Titolare

L’esperienza di progettazione e attuazione di percorsi riabilitativi e di integrazione lavorativa attraverso l’attività agricola ha permesso all’azienda agricola Baggini di Pavia di ottenere la Menzione speciale per l’Agricoltura sociale a Welfare Index PMI 2021.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

È un’azienda agricola di carattere familiare, con più di cent’anni di vita, che unisce metodi di coltivazione biologica a un forte impegno sociale, le due vocazioni del suo titolare, Moreno Baggini. Oltre alla promozione di un’alimentazione sana secondo i principi di Slow Food l’azienda si occupa dell’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati: è accreditata dalla Regione Lombardia come fattoria sociale e didattica.

Dal 2014, grazie al progetto degli “Orti Sociali”, l’azienda ha coniugato l’esperienza di progettazione e attuazione di percorsi riabilitativi e di integrazione lavorativa realizzati attraverso l’attività agricola, con la convinzione che si possa passare dalla presa in carico dei soggetti deboli verso una loro partecipazione attiva alla vita sociale ed economica. Da quando ha avviato questa iniziativa, anche attraverso altri progetti come Agricoltura Sociale Progetto Voghera, realizzati in partnership con istituzioni pubbliche, realtà del privato sociale e aziende, l’azienda accoglie e coinvolge nelle sue attività in media circa 50 persone in difficoltà ogni anno.

Per la vendita dei propri prodotti i canali diretti sono la sua Butega d’Urtlan e i mercati contadini, ma Baggini è referente anche per i gruppi di acquisto solidale della zona e, attraverso la parte commerciale gestita dalla propria Cooperativa Sociale, rifornisce diverse strutture locali. Non si è fermata neppure durante la pandemia: durante il periodo di massima emergenza ha promosso la consegna a domicilio dei prodotti tramite biciclette, in modo da non attivare nessuna cassa integrazione per i dipendenti e mantenere il contatto con i clienti, in particolare per le persone più anziane. Con l’iniziativa “la spesa sospesa”, assieme ad altre realtà agricole sociali, è riuscita anche a consegnare molti alimenti a famiglie del territorio in difficoltà.

Nel 2019 ha creato HUB Voghera, uno spazio condiviso per lo smart working, la formazione e i meeting aziendali, gli eventi culturali e i temporary shop a disposizione di piccole imprese, professionisti, studenti e associazioni. Sono molti i progetti cui ha partecipato negli ultimi anni per la promozione nelle scuole di temi legati alla sostenibilità ambientale e sociale. Presto partirà con il progetto “Forno sociale”, che mira alla formazione di una nuova generazione artigiana per far rivivere la tradizione della panificazione non industriale.

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Flexible benefit, 18mila convenzioni tra cui scegliere | Studio Vannucchi

“Il nostro studio mette al centro il capitale umano e i lavoratori danno un valore immenso al welfare aziendale, perché si sentono gratificati e, prima ancora che dipendenti, parte integrante dello Studio.”

– Stefania Vannucchi, Senior Executive Partner

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

Fondato nel 1984 in forma individuale, dal 2008 si è trasformato in studio associato e oggi è composto da cinque persone e segue oltre 150 clienti. Lo Studio Vannucchi & Associati si occupa principalmente di consulenza del lavoro, payroll, diritto del lavoro e relazioni industriali, ma anche di gestione strategica HR e progettazione di piani di welfare aziendale. È naturale dunque che a quest’ultimo ambito dedichi un’attenzione particolare anche per quanto riguarda i propri collaboratori, che sono prevalentemente donne senza figli. Sulle loro esigenze sono tarati i servizi di welfare: i più apprezzati sono i buoni acquisto e le agevolazioni legate ai viaggi e al tempo libero, oltre alle polizze assicurative sanitarie.

Da quest’anno lo Studio depositerà un contratto di secondo livello e metterà a disposizione dei dipendenti una nuova piattaforma welfare con un’offerta vastissima, che permetterà di scegliere i flexible benefit più congeniali tra circa 18mila convenzioni. In aggiunta ai servizi già previsti, che includono polizze assicurative sul TFR e a copertura del danno biologico, corsi a distanza in modalità e-learning, buoni sconto e molto altro, sarà implementata anche l’assistenza dentistica.

La flessibilità oraria è da anni un cavallo di battaglia del welfare aziendale: l’organizzazione del lavoro si concentra dal lunedì al venerdì, quando in genere le collaboratrici escono prima, e la durata della pausa pranzo è stata concordata insieme. La formazione interna è, come per tutti gli studi professionali, fondamentale: si predilige l’e-learning sia per i percorsi ad hoc per consulenti del lavoro, che vengono poi perfezionati tramite affiancamento in presenza, sia per i corsi relativi all’accrescimento personale e delle soft skill.

Paradossalmente nel periodo pandemico c’è stato un forte incremento del lavoro, con ritmi accelerati per supportare le aziende che hanno dovuto far ricorso agli ammortizzatori sociali. Nonostante l’azienda avesse consentito lo smart working e fosse già da tempo preparata ad affrontarlo, i suoi collaboratori – che allo stato attuale sono tutti vaccinati contro il Covid – hanno preferito lavorare in presenza, visto che le dimensioni dello Studio consentono di operare in stanze separate. La sanificazione avviene quotidianamente e da aprile 2021 gli uffici sono stati riaperti al pubblico, previa registrazione delle presenze per il tracciamento.

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Contratti part-time a tempo indeterminato per chi studia | Inel Elettronica

“Siamo una realtà molto piccola e qui il rapporto tra il management e il personale è diretto: i dipendenti possono parlare liberamente e portare all’attenzione della direzione problematiche o esigenze.”

– Daniela Beltrame, Responsabile amministrativo

Il confronto diretto tra dipendenti e manager sulle problematiche e le necessità dei lavoratori ha permesso a Inel Elettronica di Vicenza di conquistare il secondo posto nel settore Artigianato a Welfare Index PMI 2021.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

È una piccola realtà che si occupa di controllo dei processi industriali, progettazione e realizzazione di schede elettroniche, realizzazione di impianti elettrici ed elettronici, programmi PLC HMI, programmi per pc e microprocessori. Nel 2020 Inel Elettronica ha registrato un calo contenuto del lavoro e del fatturato, ma non così significativo da dover ricorrere alla CIG. Durante il primo lockdown lo smart working è stato adottato dal personale amministrativo, ma oggi sono tutti rientrati in azienda.

Per tutelare la salute dei dipendenti è attiva una polizza assicurativa sanitaria, con la convenzione a Sani.in.veneto: la ditta e il lavoratore pagano una quota forfettaria e hanno a disposizione alcune prestazioni o il rimborso di spese mediche. Oltre al piano assicurativo, vengono erogati dei buoni carburante e offerti dei corsi di lingua patrocinati dalle confederazioni di settore e corsi di aggiornamento e formazione, strumentali per essere sempre aggiornati sulle nuove tecnologie.

Inel Elettronica cerca di venire incontro ai propri dipendenti ed è disposta, se richiesto, ad anticipare il Tfr per l’apertura di un mutuo. Per favorire la conciliazione tra vita privata e lavorativa l’azienda offre la possibilità di orari flessibili per chi ha figli piccoli. Le donne impiegate sono in numero ridotto, perciò non ci sono piani specifici per loro, mentre grande attenzione viene posta sui giovani. L’azienda ha inserito due ragazzi che fanno l’università con contratti part time ma a tempo indeterminato, investendo quindi sul loro futuro ingresso a pieno regime nell’impresa. La formazione è erogata attraverso corsi che, oltre a quelli obbligatori, si concentrano su tematiche specifiche per impresa e mansione.

I dipendenti sono soddisfatti del welfare aziendale: essendo una piccola realtà, a Inel Elettronica il rapporto tra dipendenti e manager è diretto: le problematiche o esigenze dei lavoratori vengono discusse con regolarità. Sul fronte del welfare di comunità Inel Elettronica fa da sponsor ad alcuni eventi e a team sportivi. I fornitori sono tutti di vecchia data e affidabili, anche se per alcuni materiali si è costretti all’importazione.

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