A favore della maternità, un aiuto alle mamme ma anche ai papà | Il Pugno Aperto

“Il nostro percorso di Welfare è nato dalla volontà di concretizzare i valori espressi nella nostra mission, creando un contesto lavorativo in cui i lavoratori, che spesso si “prendono cura”, possano “stare bene”, crescere, sentirsi accolti e valorizzati per il contributo umano e professionale che portano in cooperativa. Vogliamo sostenerli anche in quegli aspetti personali, come la conciliazione vita e lavoro, che nell’individualismo diffuso della società odierna non si è più abituati a guardare.”

– Silvia Chiozzini, Presidente

Il rafforzamento dei servizi di welfare e l’attenzione verso la maternità hanno permesso alla cooperativa sociale Il Pugno Aperto di Treviolo di ottenere il 1° posto nel Terzo Settore durante l’edizione 2021 di Welfare Index PMI.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

Nata nel 1991, la cooperativa sociale Il Pugno Aperto si occupa di situazioni di fragilità, con progetti rivolti a minori, famiglie e comunità, e con servizi dedicati ad adulti in difficoltà, migranti e rifugiati. La sua mission è quella di “riorganizzare la speranza in un futuro che c’è” e anche in quest’ultimo periodo di difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria ha tenuto fede al proprio impegno, anche nei confronti dei propri dipendenti.

Nonostante un aggravio dei costi del lavoro e mancati ricavi da alcuni servizi che hanno sofferto di chiusure prolungate, la cooperativa ha sostenuto i lavoratori in cassa integrazione anticipandola sempre e integrando parzialmente la retribuzione ai lavoratori dei servizi completamente chiusi. La cooperativa ha rafforzato i propri servizi di welfare, attivando una convenzione con un centro biomedico per le analisi covid, una con un poliambulatorio per i check-up, uno sportello psicologico, una banca ore solidale per le assenze dal lavoro dei più fragili. Ha aderito al progetto Welfare Lynx, pensato per offrire un sostegno ai lavoratori con problemi di cura dei propri familiari.

Da tempo l’organizzazione ha creato un Fondo Mutualità, su cui i lavoratori possono versare su base volontaria l’1% dello stipendio, che viene integrato da Il Pugno Aperto con la stessa somma, per poi ridistribuire la cifra in forma uguale agli aderenti nell’utilizzo di beni e servizi per sé e i propri familiari. In cooperativa le lavoratrici rappresentano l’81% del personale e anche le posizioni apicali sono coperte da donne. Per sostenere la maternità si attua ove possibile lo smart working, si sfrutta il Fondo Mutualità per alcune spese (pannolini, latte in polvere, seggiolini, istruzione scolastica, …), si offre un aiuto per la ricerca di babysitter e al rientro dalla maternità si studia una distribuzione oraria ad hoc. Anche i giovani papà hanno diritto a un congedo parentale più lungo rispetto a quanto previsto per legge.

I nuovi ingressi in cooperativa sono principalmente giovani, seguiti da un tutor per l’inserimento, e sono attive convenzioni con università per l’attivazione di tirocini. Molte sono le iniziative sostenute attraverso donazioni e collaborazioni con associazioni del territorio.

Leggi altri esempi di welfare aziendale nel Rapporto 2021.

Un life-business coach per far crescere il management | Sidip

“Crediamo che una condivisione dei risultati aziendali e un attento studio, con relativa scala di Kpi, possano essere fondamentali per ottimizzare le performance produttive e migliorare la qualità di vita in azienda.”

– Daniele Lo Sasso, Amministratore Unico

L’attenzione verso la formazione e il merito ha permesso alla Sidip di Bergamo di ottenere il terzo posto nel settore Commercio e Servizi a Welfare Index PMI 2021.

WIpmi 2021 © Francesco Vignali Photography

Sidip opera nel campo delle sanificazioni ambientali e delle pulizie industriali da oltre 30 anni. In periodo pandemico la sua attività, e la relativa gestione di situazioni di diverso livello di gravità dal punto di vista sanitario, ha consentito alle aziende parte della filiera essenziale di garantire la produzione di beni e servizi.

Da marzo 2020 è stato applicato lo smartworking per il board e l’ufficio tecnico, che hanno così potuto assicurare continuità e fluidità alle programmazioni lavorative. L’azienda tiene molto alla formazione del proprio management, la cui età è compresa tra i 25 e i 45 anni: per loro è stato introdotto un life-business coach che li segue nel percorso di crescita professionale e personale. È stato inoltre istituito uno sportello d’ascolto con una psicologa, per offrire supporto sia nel periodo pandemico sia nella cosiddetta “nuova normalità”.

L’azienda mette a disposizione borse di studio per percorsi formativi anche di tipo personale, oltre a una scala di incentivazione meritocratica fondata su Kpi aziedali (Key Performance Indicators). Sidip punta molto sul merito, tanto che ha in programma un ulteriore sviluppo della propria piattaforma meritocratica “Meritogame”, con un’implementazione già dal 2022 degli incentivi.

Per favorire il bilanciamento tra vita familiare e lavoro viene garantita una flessibilità oraria su tutti i livelli, previa programmazione preventiva, e per le neo-mamme vengono attuati programmi per la maternità anticipata. Sul fronte dell’assistenza sanitaria Sidip ha aderito da subito al Fondo Asim, che fornisce importanti rimborsi su prestazioni sanitarie in strutture convenzionate. Nell’ambito del welfare di comunità l’azienda ha messo a disposizione del circuito bergamasco Rotary le proprie competenze per operazioni di ritiro, sanificazione e riconsegna di ossigenatori e saturimetri alla fascia di popolazione più delicata di Bergamo e provincia.

L’attenzione è massima anche per quanto riguarda la responsabilità sociale dell’impresa: oltre a garantire il rating di legalità pari a 2 stelle +, l’azienda opera con prodotti contenuti in packaging in plastica “second life” e conta, entro il 2025, di utilizzare almeno il 70% di detergenti e detersolventi a base biologica.

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Progetto salute: contact tracing, infermeria e stile di vita | Elettronica

“Il benessere dei dipendenti è fondamentale per l’organizzazione del lavoro e, se cresce, aumenta anche la produttività dell’impresa. Per noi valorizzare il capitale umano è essenziale: perciò le porte degli uffici del top management sono sempre aperte a proposte e richieste dei dipendenti.”

– Massimo De Bari, Direttore People, Organization & Communication

È una grande azienda ad alta tecnologia, dedicata allo sviluppo di sistemi elettronici per la difesa, attiva da più di 65 anni nel mercato nazionale e internazionale. Elettronica, capofila dell’omonimo Gruppo, anche nel periodo pandemico è rimasta sempre aperta e operativa, rafforzando le iniziative per la tutela della salute dei propri dipendenti e per la conciliazione tra vita familiare e lavoro.

Smart working, flessibilità oraria, integrazione all’assicurazione sanitaria, test gratuiti, screening e app aziendale per il contact tracing sono gli strumenti messi in campo in quest’ultimo periodo, affiancati a iniziative per il welfare aziendale già in atto da tempo.

Nella sede di Elettronica infatti è presente da anni un’infermieria dedicata ai dipendenti, con la possibilità di analisi e visite specialistiche in loco, e sono attivi progetti per la promozione di un’alimentazione sana e sostenibile, con menù appositi disponibili nella mensa aziendale e un micromarket per rispondere a tutte le esigenze alimentari. Dal 2014 è operativo il piano di flexible benefits Enjoy Life Time, che mette a disposizione all’interno di una piattaforma online un “borsellino elettronico” per i dipendenti, spendibile in beni e servizi.

Un desk interno all’azienda offre servizi di concierge, lavanderia, calzoleria, sartoria, piccoli acquisti, lavaggio delle auto in sede e disbrigo di pratiche burocratiche, oltre al servizio telefonico e online “l’Esperto Risponde” per chiarimenti e consulenze fiscali e legali.

Con il progetto Plaza l’ambiente di lavoro è stato riqualificato in chiave smart, con spazi per il lavoro e il relax, e molta attenzione è posta alla sostenibilità ambientale, per esempio attraverso l’autoproduzione d’energia da fonti rinnovabili. Costanti sono i contatti con università e scuole, con l’attivazione di tirocini, progetti d’alternanza scuola lavoro e borse di studio per garantire le pari opportunità nel settore della Cybersecurity.

La formazione professionale è continua e strutturata, con una piattaforma HR dedicata, un’Academy aziendale, convegni, un programma per l’orientamento dei neoassunti, un premio innovazione per progetti dei dipendenti. Più d’uno sono, infine, i piani per il welfare di comunità: tra questi il progetto Tiburtina sostenibile, che propone soluzioni di mobilità sostenibile a beneficio degli abitanti della zona.

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Know-now, l’Academy interna per la formazione continua | BeanTech

“Per BeanTech il capitale umano rappresenta il suo principale valore e contribuisce a migliorare la qualità della vita dei propri lavoratori dentro e fuori l’azienda. È un obiettivo che continueremo a perseguire con sempre maggior attenzione.”

– Fabriano Benedetti, AD

La grande attenzione per l’ambito sanitario di BeanTech di Udine ha consentito all’azienda di conquistare il terzo posto nel settore Commercio e Servizi durante l’edizione 2020 di Welfare Index PMI.

BeanTech è una società che opera nel settore IT con attività riferite alla vendita assistenza e consulenza di infrastrutture informatiche, realizzazione, vendita e consulenza su soluzioni di Big Data & Analytics, Industria 4.0, CRM, Chatbot e App. L’età media dei collaboratori è di 33 anni.

La convinzione alla base del sistema di welfare è che chi lavora in azienda deve poterlo fare in un ambiente stimolante, attrattivo e rispettoso della conciliazione tempi famiglia-lavoro, visto che passa qui la maggior parte della sua giornata. L’inizitiva di welfare sicuramente più importante BeanTech l’ha compiuta recentemente con l’acquisto della nuova sede, che oltre a unire le due prima staccate è stata pensata anche per facilitare il tema dei trasporti, visto che si trova su una direttrice principale.

Sono stati ideati spazi per migliorare la qualità della vita dei collaboratori in azienda privilegiando aree per il confronto, lo svago anche con aree attrezzate esterne ed in generale adottando le soluzioni tecnologiche che possano migliorare la vita di tutti i giorni. Uno spazio della nuova sede è stato dedicato alla creazione di una academy interna, chiamata “Know-now” con ben due sale, vere e proprie classi scolastiche altamente tecnologiche per la formazione continua. L’azienda è socia in due fondazioni scolastiche ITS ed occupa costantemente un elevato numero di tirocini sia curricolari che extra.

In virtù del condice ateco è rimasta operativa durante il lockdown, dedicando grande attenzione all’ambito sanitario, con polizze a tutela della salute e attivando la copertura sanitaria per il Covid e servizi di telemedicina disponibili anche per i familiari dei dipendenti. Già a seguito del primo Dpcm nel giro di una settimana tutto il personale, quindi più di 110 persone, era in grado di lavorare in smart working e comunicare con gli strumenti di videoconferenza. Per l’azienda nel prossimo futuro sarà fondamentale anche strutturare al meglio lo smart working che, oltre alle ovvie tematiche tecniche, ha dato l’opportunità di sperimentare una differete organizzazione del lavoro.

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“AiutiAmo Brescia”, e #IoPagoIMieiFornitori | Galvanica Sata

“La nostra azienda è partita come attività a conduzione familiare e negli anni, con il passaggio generazionale, è migliorata e cresciuta sempre più. Personalmente ritengo che sviluppare servizi di welfare contribuisca a migliorare il benessere dei dipendenti e la produttività dell’azienda.”

– Annamaria Sapelli, Responsabile Risorse Umane

L’attenzione verso il territorio e per lo sviluppo di servizi di welfare per migliorare il benessere dei dipendenti e la produttività ha permesso alla Galvanica Sata di conquistare il secondo posto nel settore Artigianato nell’edizione 2020 di Welfare Index PMI.

Durante l’emergenza, l’azienda, che si trova in uno dei territori più colpiti, ha aderito alla campagna presente sul territorio “AiutiAmo Brescia”, una raccolta fondi per la sanità bresciana, e all’hashtag “Io pago i miei fornitori” con bonifici celeri per prevenire insoluti e favorire la ripresa delle attività.

La Galvanica Sata srl si occupa di trattamenti superficiali dei metalli conto terzi e per i dipendenti, l’azienda ha continuamente aggiornato i protocolli di prevenzione e di emergenza già dal mese di febbraio attraverso le disposizioni della Croce Rossa Italiana, del Ministero della Salute e del medico competente, acquistando e distribuendo mascherine protettive e guanti in anticipo rispetto alle disposizioni.

Durante il periodo di emergenza Covid-19, l’azienda ha sottoscritto una polizza assicurativa che, in caso di malattia, interviene a tutela del dipendente. Un altro intervento significativo per il welfare aziendale in generale è stato l’inserimento di una persona che si occupa della gestione del personale, della formazione, preparazione e crescita professionale. La stessa figura si occupa anche di tenere sempre aggiornati i dipendenti in merito alle iniziative di welfare presenti in azienda e sul territorio.

In ambito di conciliazione erano già attivi lo Smart working e il sostegno alla maternità con ottenimento di bonus e orario agevolato per facilitare l’allattamento. Grande attenzione è stata dedicata alla formazione interna, grazie a corsi aggiuntivi organizzati nella stanza aziendale dedicata, che hanno coinvolto tutto il personale, sia amministrativo sia produttivo.

È stato organizzato un corso esterno con l’ausilio di un fisioterapista, dedicato ai soli operatori: il personale si è presentato una mattina in tuta da ginnastica e si è recato in palestra per lo svolgimento di una lezione teorica e pratica sulla corretta movimentazione dei carichi. Sono inoltre attive iniziative per l’inserimento dei giovani in azienda attraverso contatti con alcuni istituti superiori locali e disponibilità all’apertura di rapporti alternanza scuola-lavoro e stage.

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L’accelerazione di processi organizzativi già iniziati | Studio Sila Tommaso

“Nel futuro il welfare aziendale dovrà per forza essere coniugato con sistemi organizzativi, politiche retributive, flussi di lavoro organizzati, logistica e orari di lavoro diversificati.”

– Tommaso Sila, Titolare

Il completamento della trasformazione logistica ha permesso allo Studio Sila, consulenti del lavoro di Brescia, di conquistare il secondo posto nel settore Studi e Servizi Professionali nell’edizione 2020 di Welfare Index PMI.

Fortunatamente nessun contagio si è verificato nello Studio e tra i dipendenti, trovandosi in una delle due zone di tutta Italia (ed Europa) con la concentrazione più alta di casi di Covid, dove l’impatto sanitario è stato pesante.

Lo studio ha completato una trasformazione logistica, erano infatti già state impostate, organizzate e preparate le attività che avrebbero consentito un lavoro localizzato fuori dall’ufficio. Anche i telefoni, che hanno l’impatto più percepibile per il Cliente, sono stati gestiti in modalità remota con software apposito che ha permesso la continuità completa dell’operatività.

Peraltro per la tipica attività di studio, nel periodo di emergenza Covid i ritmi di lavoro sono aumentati per aiutare ed affiancare i clienti in questo difficile momento. Un supporto fondamentale e salvifico è stato rappresentato da un particolare software che ha permesso il coordinamento, la gestione delle pratiche e le relazioni tra i collaboratori indipendentemente dalla logistica. L’emergenza sanitaria ha “sdoganato” ufficialmente il lavoro dislocato fuori dall’ufficio, tant’è che diverse persone hanno continuato a usufruirne al 100% o a gestirlo in funzione delle proprie esigenze familiari.

Il Business dello Studio è stato sicuramente modificato, con incrementi e picchi notevoli in termini di assistenza e consulenza, un aumento significativo delle attività formative finanziate e attivate con strumenti a distanza (che hanno consentito il superamento di barriere fisiche), ma un decremento forte delle attività di ricerca e selezione nonchè delle politiche attive. È stata operata una modifica dei carichi di lavoro, laddove possibile, ed è stato prontamente attivato l’intervento degli ammortizzatori sociali, utilizzati in piccola parte dalle risorse umane bloccate nelle attività dall’emergenza Covid.

Per il futuro la modalità di smart working verrà mantenuta, in quanto non ha impatti negativi sulla produttività e consente ai lavoratori un risparmio di tempo e una gestione ottimizzata delle proprie esigenze familiari. Tuttavia, non appena è stato permesso dalla normativa Nazionale e Regionale, molti collaboratori hanno voluto espressamente tornare in ufficio per poter ritrovare la socialità.

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Dare fiducia e occupazione a chi è a rischio emarginazione

“Le cose belle prima si fanno poi si pensano. La persona ha sempre la centralità nell’impresa ed il pensiero deve esserne una conseguenza.”

– Maria Giulia Resca, Referente per Progetti e certificazioni

Nata a Rimini nel 1992, la Fraternità è una cooperativa sociale di tipo A e B iscritta al registro delle ONLUS che offre servizi di qualità principalmente in due settori, quello educativo e quello lavorativo. Circa 300 dipendenti, di cui circa il 30% persone svantaggiate, migranti, rifugiati, persone con disabilità e persone con un passato di dipendenza da alcol o droga o di emarginazione. Stare al fianco delle persone a rischio di emarginazione è la loro missione. Sono operativi su quattro regioni dell’Italia centrosettentrionale – Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Umbria – con 12 centri per le attività socio educative di persone con disabilità più o meno gravi e 4 realtà che danno lavoro a persone con fragilità con l’obiettivo di rimuovere la cause che generano ingiustizia sociale. La Fraternità ha dato fiducia e non solo un impiego a chi ne aveva bisogno diventando così un’eccellenza nei territori in cui offrono servizi di varia natura a soggetti pubblici e privati: si va dalla manutenzione del verde fino ai servizi di pulizie.

Particolare il progetto della filiera agroalimentare: “Coltivare fraternità” è nata due anni fa e si occupa in maniera specifica di agricoltura sociale con coltivazione dei campi. Da qui ha visto la luce la start up “Local to you” che si occupa della commercializzazione online di prodotto della Fraternità ma anche di altre realtà della zona di Bologna (cooperative sociali piccole che altrimenti non avrebbero visibilità). Gli agricoltori coltivano, “Local 2 you” si occupa della vendita online mentre la cooperativa Fraternità si occupa della consegna. In tutte le fasi sono impiegate persone svantaggiate. Durante l’emergenza sanitaria, è stato attivato, dove possibile, lo smart working fino all’avvio delle scuole.

La cooperativa ha inoltre anticipato la cassa integrazione ed è stato consegnato un premio a chi la lavorato in sede a marzo, durante il picco dell’emergenza. A tutti i collaboratori viene offerto l’accesso a colloqui personali (due volte alla settimana) con uno uno psicoterapeuta. Inoltre, sono numerose le attività di formazione anche in soft skills.

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La gara di solidarietà per i letti alla terapia intensiva | Gruppo Società Gas Rimini

“Consideriamo l’azienda come una famiglia e quindi il benessere di tutti i dipendenti è assoluta priorità.”

– Elisa Tamagnini, Sostenibilità e Responsabilità Sociale d’Impresa

L’impegno per la solidarietà e per il benessere dei lavoratori hanno permesso al Gruppo Società Gas Rimini di Rimini di ottenere la menzione speciale del Comitato Guida per la Resilienza al Covid-19  nel settore Commercio e Servizi.

Fondata nel 1956, Gruppo Società Gas Rimini nasce come azienda di distribuzione e vendita di gas naturale. Nel corso degli anni si è affermata anche sul mercato dell’energia e ha progressivamente diversificato le proprie attività in settori affini a quelli del Gas e dell’Acqua. Oggi opera su un territorio di 44 comuni tra Emilia Romagna e Marche.

Dopo aver ricevuto segnalazioni sull’impossibilità di reperimento dei DPI, questi sono stati distribuiti non solo per uso lavorativo ma anche ai familiari. È stata effettuata un’importante donazione all’ospedale di Rimini, in seria difficoltà a procurarsi letti per la rianimazione: coordinandosi con il primario del reparto, l’azienda ha trovato e donato 4 letti completi nel giro di una decina di giorni. Gli stessi dipendenti hanno effettuato una raccolta fondi sempre per l’ospedale di Rimini e la società ha poi provveduto a raddoppiare tale somma.

A livello di business Gruppo Società Gas Rimini è sempre rimasta aperta, riscontrando solo qualche difficoltà nelle pratiche da sportello. Dal 23 Febbraio è stata allestita una task force con i responsabili delle diverse società per gestire l’emergenza comunicando con i dipendenti, tramite una circolare interna, in modo da renderli coscienti e partecipi delle decisioni e sull’andamento del gruppo. L’azienda ha adottato lo smart working dotando di computer portatile e dei necessari accessori i dipendenti. Favorire il lavoro da remoto ha consentito di diminuire il numero di persone in ufficio.

Massima attenzione è stata dedicata alle professioni che richiedono contatto con il pubblico chiudendo, ad esempio, lo sportello e favorendo il più possibile il disbrigo delle pratiche da remoto. La pausa pranzo è stata ridotta da un’ora e mezza a mezz’ora in modo che alle 16.30 tutti i dipendenti possano finire di lavorare. Tutti hanno risposto bene e chiaramente ognuno ha poi potuto gestire il suo tempo nel modo che riteneva migliore. Ad aprile, quando è stato distribuito il premio produzione, oltre il 55% dei dipendenti ha deciso di inserirlo nella piattaforma di welfare.

L’azienda vuole andare avanti nella valorizzazione della tecnologia per sviluppare ed innovare le modalità di lavoro.

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Buone pratiche di welfare: Ferri Engineering, il servizio di consegna di spesa e farmaci alla comunità

“Il nostro impegno per tutelare il bene più prezioso… i nostri collaboratori.”

– Claudio Ferri, Titolare

Ferri Engineering, fondato nel 1980, è uno studio di ingegneria e progettazione ingegneristica in vari settori quali automazioni per macchine per controllo numerico e commerciale, per packing, automotive, apparati per il settore militare, attrezzature industriali, ecc.

Una piccola realtà costituita da un gruppo molto coeso di persone, con un buon clima tra datori di lavoro e dipendenti. L’azienda ha continuato a lavorare in modalità smart working, con tutto il personale per la prima volta collegato da casa. Si è dato pieno appoggio a tutte le richie

ste per congedi parentali ed è stata fortificata la presenza nel volontariato cittadino, partecipando al servizio consegna farmaci e spese e a servizi salvavita. I lavori di creazione e potenziamento delle infrastrutture hardware e software sono cominciati alla fine del mese di febbraio, in quanto la proprietà si era già resa conto della gravità della situazione. Tutti i lavoratori sono stati dotati di una postazione di lavoro a casa propria.

Tutte le iniziative adottate sono attualmente in essere e lo rimarranno almeno fino a che il livello di sicurezza sui luoghi di lavoro tornerà alla normalità: ad oggi risulta difficile pianificare un rientro completo dello staff in azienda. Si sta anche valutando di proseguire le attività alternando lo smart working alla presenza in ufficio. L’azienda si dedica soprattutto alla formazione, con percorsi che vanno ben al di là degli obblighi di legge: tutti i dipendenti hanno la qualifica di operatori di primo soccorso e antincendio. Ampio spazio viene dato anche alla formazione interna su aree tecnico-specialistiche, per accrescere la professionalità di ciascun dipendente.

Per quanto riguarda l’area Salute e assistenza, è prevista una polizza aziendale a livello contrattualistico, con contributo a carico in parte dell’Azienda, in parte dei dipendenti. Oltre alle prestazioni odontoiatriche, c’è anche un pacchetto prevenzione, più prestazioni sanitarie extra con rimborso in percentuale sulle spese effettuate tramite strutture convenzionate o private. Attivo anche un pacchetto gravidanza per le spese sostenute dalla futura madre o dal futuro padre con rimborso fino a 1.000€ per ciascun evento.

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Buone pratiche di Welfare Aziendale: Sisifo, obiettivo salute

“Tra le motivazioni principali che ci hanno portato a sviluppare servizi di welfare, c’è sicuramente il desiderio di fidelizzare sempre più i nostri lavoratori, ma anche riconoscere delle opportunità di sostegno alla persona, dalla conciliazione vita-lavoro al sostegno economico dei nostri lavoratori.”

– Gianvito Greco, Ufficio Progetti e Ricerca

 

Dal 2001 il Consorzio Sisifo gestisce servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) e Assistenza Domiciliare ai Malati Terminali (A.D.M.T.) che necessitano di cure palliative in molte province della Sicilia, ed eroga prestazioni mediche, infermieristiche, riabilitative, logopedistiche e socio-assistenziali. Si tratta di servizi legati ai bisogni della persona e il Consorzio si propone di favorire e sviluppare l’integrazione socio-sanitaria.

Il sistema di welfare si concretizza in una piattaforma e nel riconoscimento di un borsellino aziendale di servizi di welfare il cui ammontare è raddoppiato negli ultimi 3 anni.

La piattaforma permette di ottenere rimborsi sia per fringe benefit, che per spese familiari, spese di trasporto, formazione dei lavoratori e dei loro familiari, ma anche buoni per viaggi e altre attività più ludiche. I servizi più utilizzati sono quelli relativi alle spese di famiglia, e oltre a quelli previsti specificamente dal portale è possibile sostenere delle spese tracciate e ottenerne il rimborso tramite la piattaforma.

Inoltre è attiva una sanità integrativa, l’azienda aderisce ad una mutua, che dà diritto al riconoscimento del rimborso dei ticket sanitari – ad esempio per i ticket per prestazioni specialistiche o diagnostiche c’è la possibilità di un rimborso fino a una quota considerevole. Sisifo sostiene l’Ail (Associazione Italiana Leucemia), partecipando anche alla raccolta fondi nelle piazze.

L’azienda è impegnata con donazioni per la ricerca e sostiene attivamente anche altre associazioni per la fibrosi cistica e ha donato due apparecchi per interventi cardiologici salvavita ad una associazione sportiva in un quartiere a rischio di Catania.

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